Lo scorso weekend ho partecipato alla Marcialonga Running, 26 Km da Moena a Cavalese, il mio obiettivo dopo sei mesi da ambassador di questo evento. Domenica mi sono sentita nel posto giusto, al momento giusto, totalmente a mio agio. E non capita spesso nelle gare di corsa, soprattutto in quelle dove il percorso so non essere proprio nelle mie corde. Non sono infatti una da tempi eccellenti sulla strada e amo molto di più sterrato e dislivello, ma domenica la Marcialonga era il mio posto. Perchè? Primo perchè ero in Trentino e io questo posto lo amo, soprattutto le Valli di Fassa e Fiemme dove passo spesso le mie vacanze e dove appunto si disputa la gara. Secondo perchè sì, ho corso su “strada” ma la natura che tanto amo nei trail era lì al mio fianco, per tutto il tempo. La ciclabile di Fassa e Fiemme è spettacolare, regala scorci spettacolari e panorami mozzafiato ed è il terreno perfetto per chi vuole correre veloce ma lontano dal traffico o andare in bici, anche da strada, respirando aria pulita.
E infine per il ruolo che rivestivo, quello di Marcialongirl e ambassador della Marcialonga Running. Io in quel ruolo mi ci sono proprio trovata a mio agio e vi spiego il motivo. Il progetto Marcialongirl è nato per ispirare tutte le donne, per motivarle a mettersi in gioco, per aiutarle ad abbattere i propri limiti spesso mentali. In tanti anni hanno tagliato il traguardo delle tre gare Marcialonga le donne più normali che, seppur non professioniste, sono riuscite ad organizare il proprio tempo e, credendoci, ce l’hanno fatta. Le tre ambassador Marcialongirl, una per ogni gara (sci di fondo, bici e running) avrebbero dovuto rappresentare al meglio queste donne e convincerne altre a provarci. Ecco, con questa premessa posso confermarmi che mi sento una Marcialongirl perfetta. Sono mamma, donna e lavoratrice con pochissimo tempo libero. Come tantissime donne, ho una vita frenetica e ogni giorno affronto diverse sfide. Riuscire anche a perseguire una passione sembrerebbe un’utopia e invece la forza di volontà è un motore potentissimo. Non è facile, non posso dire questo, ma la soddisfazione poi è davvero tanta. Tagliando il traguardo della Marcialonga ho portato a termine la mia missione e sono riuscita a trasmetere un forte messaggio. Se posso farlo io, possono farlo tutte piano o veloce, basta arrivare! (Detto questo, l’anno prossimo mi piazzo anche allo start della gara di bici :-P)
LA MIA MARCIALONGA
Il mio Weekend Marcialonga inizia venerdì con una passeggiata sulla ciclabile, pranzo e cena con canederli. Sabato mattina partecipo alla corsa di riscaldamento condotta da me ed Elisa, un’affezionata della gara. Nel pomeriggio dovrei riposare, ma io in questo posto proprio non riesco a stare ferma, dovevo sfruttare. Per questo percorriamo in bici 24 Km da Moena e Predazzo e ritorno mangiando in un maso. È domenica, suona la sveglia, colazione e devo dire che rispetto a tante altre volte sono abbastanza tranquilla, forse grazie a Manuela che vive sempre tutto con estrema calma e sa trasmettermela. Insieme raggiungiamo lo start. Partiamo nella prima griglia, accanto ai fortissimi. I primi 12 Km di questa gara sono in leggera discesa quindi il percorso mi spinge a tirare un pò di più tanto che nei primi tre, complice l’adrenalina, corro a tempi mai visti.
Poi inizio a rallentare, il pensiero di quel tratto semi pianeggiante da Predazzo a Masi di Cavalese mi spaventa, io e la pianura proprio non andiamo d’accordo. Meno paura invece degli ultimi 4Km fino a Cavalese, la salita è il mio terreno preferito. Giuno a Predazzo con i ragazzi dei palloncini dei 4 minuti e 30” e mi sento molto bene. Appena la strada diventa più pianeggiante, li lascio andare e continuo con un ragazzo che mi aiutata a mantenere il ritmo. Parliamo e i km scorrono veloci. Mi rendo conto che riesco a parlare molto bene quindi cerco di dare qualcosa in più. Vedo Tesero in lontananza e so che lì mi attendono Luca e Stella, la carica mi porta a un repentino cambio di ritmo. Stella è qui, davanti a me che urla mamma e mi batte le mani. Le batto un 5, mi emoziono e continuo a correre con più forza.
Giungo dopo tre km alla mezza maratona e vedo sull’orologio 1 ora e 36 minuti. La mia gara potrebbe finire qui, sono così felice che mi basta questo risultato. Ma io sono qui per altro, per tagliare il traguardo e attacco da lì a poco la salita.
Rallento, ma corro tutto il tempo. Sono stanca ma manca poco, vedo il traguardo e ancora una volta Stella e Luca. Alzo le mani al cielo e vado ad abbracciarli!
È stato bello vivere tutte le tre gare Marcialonga, a gennaio quella di sci, a giugno quella di bici e questa in prima persona. Penso che Marcialonga sia una garanzia. E io sono onorata di esserne stata ambassador!
Grazie Marcialonga, Barbara e Anna in particolare, per aver creduto in me ed essere stati così gentile e ospitali. Grazie Trail Running Movement per avermi seguito in questo percorso.
Grazie Luca e Stella, siete sempre la mia medaglia più bella!