Avevo solo pensato di battere il mio personale sulla mezza, che ormai risaliva a quattro anni fa. Mai avrei creduto di arrivare al traguardo in 1:38:43, mai, ve lo assicuro. Quando durante la settimana Carlotta mi diceva “Fai fare a me”, avevo paura! Non credo mai abbastanza in me stessa e pensare di fare un tempo del genere per me sarebbe stato surreale. Io che non amo correre in compagnia e che con la strada ho sempre avuto poca confidenza. Ma quando la compagnia è di una persona che ha come unico obiettivo quello di portarti al traguardo, è diverso. Se poi questa persona crede in te, cambia tutto. Sì perché Carlotta sabato, al ritiro pacco gara, ha dichiarato un tempo di 1:39:59 e solo a sentirlo mi è venuto un colpo, perché per me che mi alleno al massimo tre volte a settimana, che amo le salite e le discese di montagna e soffro la strada…sì per me è un super risultato.
Sabato non avrei mai pensato di farcela, ieri mattina non avrei mai pensato di sentirmi così bene durante una mezza maratona corsa a 4:39 e invece è andata così. Perchè ieri mattina io non credevo in me, ma Carlotta sì!
LA GARA
9:15, siamo nella prima wave di partenza. Io salto a destra e sinistra come un grillo, sono nel pieno dell’ansia da prestazione. Ormai abbiamo dichiarato il tempo e io voglio rendere tutti un po’ orgogliosi di me, ma soprattutto voglio farcela per me stessa. Luca mi aspetta al traguardo, ha scommesso un pranzo che ce la faccio, avrei preferito una proposta di matrimonio, ma va bene così:-) Carlotta ci crede e anche chi mi segue.
Mancano 10 secondi e io continuo a saltellare. Si parte! Carlotta inizia a indicarmi la strada e da subito gestisce il ritmo. Con lei anche Stefano di RCS Sport che ha preso a cuore il mio obiettivo. I primi km volano, sto molto bene! Non ho l’orologio, ho deciso di non farlo partire e chiedo a Carlotta di non parlarmi di tempi, voglio scoprire al traguardo la verità. Ci pensa lei a gestire tutto.
Non si chiacchiera troppo, si guarda avanti, verso il mare. Divido mentalmente la mia gara in tre parti, esattamente 7, 14 Km e il traguardo. Si susseguono salite e discese, ma i collinari sono il mio pane vivendo in un posto dove trovare la pianura risulta molto difficile. In discesa Carlotta mi dice di spingere, un signore mi consiglia di non farlo, ma lei, sicura di quello che sta dicendo mi spinge a farlo. “Karen tu corri in montagna, credi in me!”. Sto per arrivare alla fine della prima parte, tutto procede bene, Carlotta è impeccabile, mi rassicura, mi chiede come sto e cerca di coprirmi dal vento. Inizia la seconda parte, inizio a pensare che non sono sicura di riuscire a mantenere quella velocità per tutti i km, ma ormai è fatta e tanto vale provarci. Io che di solito mi tengo sempre un po’ di margine, che non dò mai il massimo per paura di esagerare, non ci penso e seguo la mia pacer personale.
I km scorrono ancora veloci, Carlotta mi sostiene anche mentalmente. Giungiamo all’inizio della terza parte di gara, ormai siamo oltre la metà e non posso fare scherzi. Al 15esimo una bambina urla “ Forza ragazze” e mi fa immaginare Stella tra qualche anno. Il corpo inizia a sentire il peso dei km e la mia testa vola al traguardo da Luca e Stella, voglio arrivare da loro il prima possibile. Carlotta mi rassiura: “Pensa che tra poco li abbraccerai” e poi mi dice “se acceleriamo un attimo facciamo ancora meglio di quanto abbiamo deciso”.
Ed ecco che scatta la mia vena competitiva, scatta quella necessità ogni volta di fare un po’ di più e metto la quinta. Siamo al 20esimo km, ormai è fatta. Vedo il traguardo, sento Luca urlare ma non lo vedo, ancora non riesco a leggere il tempo. E poi sono lì, a 20 mt. e capisco tutto! Ce l’ho fatta! Mi scendono le lacrime, vorrei dire tantissime cose a Carlotta, ma mi esce solo un Grazie.
GRAZIE
Carlotta, senza di te non ce l’avrei mai fatta. Sei stata fantastica, hai detto le cose giuste al momento giusto, hai calcolato alla perfezione i miei tempi, hai capito ogni mio sguardo e ogni mio respiro. Sei stata una compagna perfetta nello stesso modo per cui ho sempre pensato che sei una grande amica. Sapere di averti vicina nella vita come ieri in gara mi rende davvero fortunata. Grazie per aver sacrificato i tuoi temponi, grazie per aver creduto in me!
E a te Luca. Sai bene quanti sacrifici devo fare per allenarmi, sai davvero cosa significa essere mamma e sportiva. Hai accettato di non avere sempre una cena pronta, di dividere con me gli impegni di casa e di tenere la bimba mentre corro. È anche e soprattutto grazie a te il mio risultato! Ma soprattutto grazie per farmi trovare ogni volta la mia Stellina al traguardo.
Grazie Stefano per avermi supportato, grazie Ivana per essere stata così gentile, grazie Laura Duchi di Roma-Ostia per avermi dato questa opportunità.
Sono una persona fortunata. Ho vissuto una bellissima manifestazione e al contrario di quello che immaginavo, mi sono divertita!
Solo ora, come dopo ogni gara, capisco perché corro!