Il freddo non fa ammalare, anzi a volte sono proprio gli ambienti chiusi e troppo caldi a essere covo di virus che ad alte temperature si moltiplicano e trovano il loro habitat migliore per proliferare (I BAMBINI DEVONO STARE ALL’ARIA APERTA ANCHE IN INVERNO). Nonostante numerosi studi abbiano dimostrato che le persone che praticano sport con regolarità hanno difese immunitarie migliori di chi è sedentario, svolgendo attività all’aria aperta può succedere che il sudore a contatto con il freddo e l’aria dia origine a malanni di stagione, raffreddori, mal di gola, febbre e altre malattie parainfluenzali che se non affrontate nel migliore dei modi possono sfociare in qualcosa di più “grave”.
Per evitare che questo succeda e magari doversi fermare per troppo tempo, è importante quindi mettere in atto delle buone abitudini legate soprattutto al tipo di abbigliamento:
– Vestirsi in modo adeguato. Prediligere soprattutto in inverno i capi tecnici e aderenti: maglie maniche lunghe e pantaloni comodi in tessuto tecnico, idrorepellenti che non assorbano il sudore rischiando di lasciarvi bagnati per tutto il tempo della vostra corsa e che mantengano un confort termico. Importante è l’aderenza al corpo in modo da limitare la quantità di aria tra pelle e tessuto. (SCOPRI DI PIÙ SU COME VESTIRTI IN INVERNO PER CORRERE)
– Proteggere testa, mani e piedi. Le estremità del corpo sono i punti in cui si disperde la maggior parte del calore. Per mantenere una giusta temperatura è sempre consigliabile coprire la testa, la fronte e le orecchie e tenere al caldo mani e piedi.
– Cambiarsi subito dopo la sessione di allenamento. Per non restare troppo tempo bagnati. Appena terminato l’allenamento, la temperatura corporea cala rapidamente. È consigliabile quindi cambiarsi, in un luogo riparato, e indossare abiti asciutti per evitare che l’umidità sul corpo sia causa di raffreddamento.
Nonostante questi accorgimenti è però possibile ammalarsi, quale può essere la soluzione per riprendersi in fretta?
AEROSOLTERAPIA
Settimana scorsa sono stata invitata a un interessante incontro sull’areosolterapia e mi sono accorta che intorno a questo argomento vi sono molte false credenze che negli ultimi tempi hanno creato un po’ di diffidenza nei confronti di questa terapia. Per fare un po’ di chiarezza e per trasmettere l’efficacia di questa metodologia, FederAsma e Allergie Onlus hanno realizzato una campagna educazionale “Un Respiro di Salute”, presentatami proprio durante l’incontro per me molto interessante soprattutto in quanto mamma ma anche come sportiva. Infatti, mi hanno spiegato quanto questa terapia possa essere una grande alleata di chi pratica sport all’aria aperta.
Lo sportivo non riesce a stare troppo tempo fermo quindi è importante che raffreddori e mal di gola non creino complicanze. “Per questo è importante intervenire subito, in quanto i virus responsabili del raffreddore comune possono diffondersi velocemente, con soluzioni che agiscano velocemente, restituendo una migliora qualità di vita e un respiro sano di cui ha assolutamente bisogno chi fa sport per svolgerlo al meglio” afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, Virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi dell’Università di Milano e Direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano. “L’aerosolterapia e la nebulizzazione di oggi, possono essere un’opzione per il trattamento delle patologie causate dai virus parainfluenzali; sono infatti in grado di erogare soluzioni terapeutiche che arrivano direttamente all’organo da curare sia nelle alte che nelle medie e basse vie respiratorie. Le forme parainfluenzali, che colpiscono naso, orecchie e gola, possono essere fattore di riacutizzazione della rinosinusite che può arrivare a protrarsi per tutto l’anno e influenzare negativamente la vita dello sportivo”.
Anche il mal di gola (faringite) ha una sintomatologia fastidiosa e dolorosa. Si può presentare difficoltà a deglutire (disfagia) fino a tosse stizzosa e secrezioni catarrali. Nelle situazioni più severe, ed in presenza quindi di un mal di gola da streptococco (causato da un’infezione da streptococco di gruppo A), possono comparire placche che si accompagnano a ingrossamento dei linfonodi del collo, febbre, mal di testa, vomito.
AEROSOLTERAPIA PER RESPIRARE MEGLIO
“L’utilizzo della nebulizzazione con l’erogazione di molecole di farmaco che si vaporizzano in particelle di dimensioni adeguate, permette di disinfiammare la mucosa e di poter tornare a respirare. Il lavaggio nasale, in particolare, con soluzioni fisiologiche, consente di raggiungere le cavità dei seni paranasali rimettendoli rapidamente in comunicazione con il naso e ripristinando un corretto respiro fondamentale per chi pratica attività”.
Questo risultato si raggiunge anche grazie all’impiego di accessori studiati per rispondere alle differenti necessità: docce nasali per le alte vie respiratorie, maschera per le alte, medie e basse vie respiratorie e boccaglio per le basse vie respiratorie.
BASSA QUANTITÀ DI FARMACO
La nebulizzazione oggi è in grado di erogare le soluzioni fisiologiche e/o farmacologiche in particelle di differenti dimensioni; ciò permette alla terapia di arrivare velocemente nelle alte, nelle medie e nelle basse vie respiratorie in base alla zona dell’apparato respiratorio da raggiungere, con dosi minori rispetto a quelle assunte per via sistemica che potrebbero interferire sulla prestazione dell’atleta.
Attraverso la campagna “UN RESPIRO DI SALUTE” si vuole fornire al pubblico un’informazione corretta sull’impiego dell’aerosolterapia. Per maggiori informazioni è possibile scaricare il “Vademecum sull’aerosolterapia – I benefici per il paziente” dal sito www.federasmaallergie.org