Arriva l’inverno e tante mamme temono il freddo e i malanni che potrebbero prendere i loro figli. Noto una grandissima differenza, in termini di quantità, delle iscritte ai miei corsi di MammaFit in primavera e in autunno. E pensare che la mamma e il bimbo stanno solo un’ora all’aria aperta e in caso di pioggia, vento o temperatura davvero rigida il centro in cui insegno dispone di una struttura indoor. Questa è solo una dimostrazione di quanto con l’arrivo dell’inverno si tenda a ridurre le attività all’aperto dei bambini soprattutto dei più piccoli.
Così ho chiesto a Jacopo Calciolari, medico pediatra e medico sportivo, di darmi qualche informazione a supporto della mia tesi per la quale i bimbi dovrebbero stare all’aria aperta anche in inverno.
“Non importa che sia estate o inverno: un bambino non dovrebbe mai passare i pomeriggi chiuso in casa a meno che non sia malato“. E così ecco la risposta a chi ha qualche dubbio sul come comportarsi con il proprio bimbo ai primi freddi.
I genitori pensano che quando le temperature si abbassano l’ideale sia stare rintanati in casa, ma “non è così né dal punto di vista della salute né da quello, più generale, delle esigenze del bambino e delle sue opportunità di sviluppo psicofisico” – afferma il pediatra- Inoltre grazie all’esposizione alla luce solare, la vita all’aria aperta aiuta a fissare la vitamina D. È ormai risaputo come livelli bassi di vitamina D nel sangue siano strettamente correlati ad un aumentato rischio di infezione delle alte vie respiratorie, asma bronchiale e prescrizione di antibiotici. Essendo la vitamina D correlata all’esposizione solare ne consegue che un’attività all’aperto durante le ore di sole potrà solo migliorare i livelli tipicamente bassi dei mesi invernali”.
E’ importante inoltre sfatare un mito: il freddo non fa ammalare, è solo una convinzione del passato quando non esisteva un abbigliamento adeguato. “L’ambiente aperto riduce significativamente la possibilità di trasmettere malattie mentre negli ambienti caldi e chiusi virus e batteri proliferano. Ci si ammala più in inverno che in estate, perché a causa del freddo ci chiudiamo in casa, accendiamo i riscaldamenti e permettiamo a i batteri di prendre il sopravvento. All’aperto tutto ciò è molto più difficile”.
“Quindi, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, i bambini hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati”.
“Ovviamente è importante coprirli molto bene, non dimenticate mai sciarpa, cappello e guanti. Se gli indumenti si bagnano giocando sulla neve o sciando, asciugateli accuratamente. È importante non coprirli troppo perchè se sudano vorranno scoprirsi e il freddo in quel caso li farà ammalare”. Se il bimbo è molto piccolo, vi consiglio i sacchi nanna dove inserirli senza giacca ma solo con una tutina. Tengono i bimbi al caldo e sono comodi perchè se dovessero addormentarsi durante la vostra passeggiata basterà solo aprire la cerniera appena arrivati a casa senza disturbarli.
“Per capire se hanno freddo, toccate manine e piedini che devono sempre essere ben coperti e fate caso ai segnali come labbra blu”.
Buone passeggiate!!!