Le distrazioni fanno parte della categoria delle lesioni muscolari, in particolare delle lesioni acute indirette. Queste sono determinate da forze distrattive che hanno un’intensità superiore alla flessibilità e all’elasticità del muscolo. In base alla loro gravità, le lesioni si possono distinguere in contratture, stiramenti e distrazioni. La distrazione (o strappo muscolare) è caratterizzata da una discontinuità delle fibre muscolari, senza, però, interruzioni del tessuto connettivale e si può accompagnare a lesioni di strutture vasali con conseguente ematoma o ecchimosi. Ma cosa fare a seguito di una distrazione muscolare?
Clinicamente, la distrazione muscolare si caratterizza con un dolore acuto improvviso, con una sintomatologia che è sia oggettiva sia soggettiva ed una impotenza funzionale, tanto più precoce quanto più grave è la lesione. Le distrazioni possono essere di I, II e III grado.
La distrazione muscolare di I grado corrisponde ad uno strappo molto piccolo all’interno di uno o più fasci muscolari.
La distrazione muscolare di II grado è data da uno strappo che interessa più fasci muscolari e si riesce a diagnosticare anche attraverso una ecografia ed è caratterizzata anche da edema e gonfiore.
La distrazione muscolare di III grado supera in sezione i 3/4 del muscolo interessato.
COME CURARE LA DISTRAZIONE?
A seguito di una distrazione muscolare è necessario un periodo di riposo. A livello muscolare, infatti il recupero è fondamentale. Le parti del corpo che sono maggiormente interessate dalle distrazioni sono sicuramente gli arti. Particolarmente colpiti sono i muscoli della coscia, della gamba e delle braccia.
È necessario, in un primo momento immobilizzare la zona colpita dalla lesione e, soprattutto, sospendere qualsiasi attività fisica, in particolare se il soggetto interessato pratica sport, sia a livello agonistico, sia a livello amatoriale.
Non appena si verifica l’episodio di dolore acuto e ci si rende conto di trovarsi davanti ad una distrazione muscolare, è necessario provvedere con un primo intervento attraverso l’applicazione, sulla zona interessata, di un impacco freddo. Andranno benissimo uno spray secco o una borsa del ghiaccio. Questo perché dovete immediatamente ridurre il flusso del sangue verso i vasi lesionati. Per questo motivo, ricordatevi di non intervenire mai con massaggi o pomate che possono, al contrario, generare calore.
Le lesioni più leggere si possono risolvere con un assoluto riposo, coadiuvato da miorilassanti ed antinfiammatori. Saranno tuttavia necessari anche leggeri esercizi di stretching che aiutano a elasticizzare il tessuto. Una distrazione muscolare di I grado si risolve, generalmente, entro una o due settimane. Tuttavia, prima di ritornare a condurre una vita regolare e poter inserire gradualmente le ore di attività fisica, sarà necessario un percorso riabilitativo attraverso sedute di fisioterapia che possono prevedere anche un trattamento attraverso tecarterapia.
L’articolarità si recupera attraverso esercizi di allungamento e distensione. Inoltre, il muscolo deve essere riabituato gradualmente al movimento.
ESERCIZI PER IL RECUPERO
Qui di seguito qualche esercizio utile da eseguire dopo pochi giorni di riposo e trattamento con antinfiammatori.
Le distrazioni muscolari interessano maggiormente i muscoli della coscia. Sarà dunque utile provvedere a mantenere la coscia dell’arto coinvolto con una flessione d’anca di 90°, stando sdraiati per terra, ed estendere il ginocchio fino al raggiungimento del dolore. Questo movimento ripetuto può aiutare a recuperare la mobilità regolare nel tempo.
Un altro esercizio utile si pratica stando in piedi, portando le braccia tese in avanti e rimanendo in appoggio sulla gamba interessata dalla distrazione. Si deve portare l’altra gamba alla massima estensione, cercando di mantenere il bacino orizzontale. Per mantenere l’equilibrio, il ginocchio della gamba d’appoggio deve essere flesso di 10°-20°, mentre l’altro deve arrivare ad un punto di flessione di 90°. Questo esercizio è consigliato una volta al giorno e deve essere ripetuto in 6 serie.
Un terzo esercizio valido in caso di distrazione muscolare necessita di un supporto stabile a cui aggrapparsi. Il peso deve spostarsi tutto sulla gamba interessata dalla distrazione che deve avere una flessione di 10°-20°. La gamba controlaterale deve quindi cominciare a scivolare fino a raggiungere il punto di dolore. Per tornare alla posizione di partenza, invece, il movimento deve essere fatto aggrappandosi al sostegno con entrambe le braccia, senza coinvolgere la gamba infortunata. L’esercizio deve seguire una progressione che riesca ad aumentare la distanza di scivolamento e aumentando, gradualmente la velocità. È consigliabile eseguire questo tipo di esercizio una volta ogni tre giorni, in 3 serie da 4 ripetizioni ciascuna.
SI PUÒ PREVENIRE UNA DISTRAZIONE?
Per scongiurare il rischio di lesione, è possibile anche prendere alcuni accorgimenti per prevenire il problema.
Per prima cosa, siccome la maggior parte delle distrazioni muscolati avviene durante l’attività fisica, è importante eseguire un adeguato riscaldamento iniziale per preparare la muscolatura all’attività con esercizi di allungamento che servono a migliorare l’elasticità e la flessibilità del muscolo. Questi esercizi devono essere eseguiti anche durante la fase finale defaticante.
Inoltre, le condizioni fisiche devono essere idonee ad affrontare lo sforzo.
Spesso sottovalutato, è invece molto importante l’abbigliamento: chi è soggetto a distrazioni muscolari deve coprirsi bene ed evitare sbalzi di temperatura.