Vi scrivo da Riccione, dove mi trovo per il MammaFit Village. Ovviamente oltre ai corsi di passeggino workout, alla spiaggia, al mare e allo yoga…io corro. Alterno la pista ciclabile al bagnasciuga e la vista del mare mi fa correre più motivata e più veloce.
SCARPE DA RUNNING BROOKS GLYCERIN 16
Per questa vacanza ho messo in valigia le mie nuove Brooks Glycerin 16 che uniscono due caratteristiche per me fondamentali nelle scarpe da running: leggerezza e ammortizzazione. Il brand conferma il suo impegno verso l’innovazione tecnologia proprio di questo binomio per garantire massimo comfort, ma anche sicurezza nella corsa.
Il tutto grazie a una nuovissima tecnologia, la DNA LOFT che Brooks introduce nelk mercato per la prima volta con il suo modello cushion per eccellenza, la Glycerin.
“Dopo il lancio del DNA AMP, la nostra tecnologia con il massimo ritorno di energia delle Levitate, ci siamo proposti di tornare in laboratorio per realizzare la stessa esperienza unica anche per i runner che invece cercano una corsa ultra morbida” spiega Carson Caprara, Director of Global Footwear Product Line Management. “Così abbiamo messo a punto il DNA LOFT, un nuovo materiale che si adatta alla falcata di chi le indossa e offre estrema morbidezza, senza compromettere la reattività e la resistenza”.
Il DNA LOFT è un’innovativa tecnologia che mantiene le qualità esclusive dell’intersuola del DNA di Brooks, si adatta istantaneamente al passo, al peso e alla velocità del corridore e offre un’esperienza ancora più morbida e protetta grazie alla miscela di etilene-vinil acetato (EVA), gomma e aria. La gomma inoltre aggiunge longevità all’intersuola assicurando che la morbidezza duri per tutta la vita della scarpa, mentre l’aria diminuisce il peso del materiale. DNA LOFT, con il suo approccio intelligente e un materiale da corsa soffice, è progettato per essere ultra-leggero e ultra-morbido senza cedere sulla pianta del piede.
Inoltre la nuova tomaia a rete e la tecnologia 3D Fit Print, avvolgono delicatamente il piede muovendosi ed espandendosi a ogni passo, garantendone la massima fluidità. Il nuovo Double Jacquard Mesh è progettato per migliorare la traspirazione e la flessibilità della tomaia.
Glycerin 16 è pensata e costruita per adattarsi perfettamente allo stile di ogni runner, sia esso un principiante o un corridore esperto, garantendo il massimo comfort possibile.
CORRERE SULLA SABBIA
Chi corre sulla sabbia lo fa sicuramnete per due ragioni: psicologiche (correre su una bella spiaggia al mattino oppure a tramonto dà una bella sensazione) e tecniche (molti ritengono che il correre sulla sabbia massimizzi gli effetti dell’allenamento). Ma tutto questo può portare ad alcuni problemi: richiede un impegno eccessivo per il tricipite surale (la parte inferiore della muscolatura della gamba) che potrebbe contrarsi.
Correre sulla sabbia, richiede un elevato impegno muscolare e bisogna stare molto attenti alle nostre articolazioni che, normalmente, non sono abituate a questo appoggio molto diverso da quello su asfalto o sterrato. La sollecitazione può essere eccessiva per tendini di Achille e caviglie.
Quindi è consigliabile:
– fare un buon riscaldamento di almeno 15’ su asfalto per abituare la muscolatura
– all’inizio, non percorrere lunghe distanze di corsa e regolare l’andatura
–evitare di correre soltanto sulla spiaggia
– Restare ulla sabbia bagnata e compatta, in prossimità della battigia, dove è più semplice correre rispetto alla sabbia soffice e profonda
– evitare percorsi sabbiosi in pendenza; la sabbia, infatti, per sua natura, non dà un adeguato sostegno a piedi e caviglie nell’affrontare tali percorsi e quindi aumentano i rischi di danni alle articolazioni
– usare sempre le scarpe
E alla fine buttati in mare, il bagno finale è un toccasana.